Nata un po’ prima … la storia di latte di Beatrice e di mamma Marina .

Sono Marina, mamma di Gabriele di 5 anni e di Beatrice che ha quasi 6 mesi.

Vi parlerò della mia storia di latte, non solo perché l’ho promesso a Monica , ma anche perché vorrei che fosse un messaggio di speranza nelle giornate buie.

Beatrice è nata la mattina di Pasqua a 35+3 , dopo una gravidanza tanto sofferta e un parto cesareo anticipato d urgenza effettuato lontano da casa.

Non ho grandi ricordi dopo il parto, mi ricordo solo d essermi svegliata intubata in terapia intensiva, con tanta sete, dolori lancinanti e sola …sono state ore infinite ma poi il giorno dopo mi hanno portato il mio raggio di sole.

La mia piccola guerriera di 1.830 gr che si era attaccata alla vita prima ancora che io sapessi di aspettarla, lei che con tutta la sua energia ha iniziato a succhiare da un seno con capezzolo retroflesso e l’ha fatto uscire, iniziando a mangiare dalla sua mamma che ancora respirava con l ossigeno, lei che mi ha fatto capire che insieme avremmo superato tutte le difficoltà di un brutto intervento e di un bimbo prematuro.

Chi mi conosce sa quanto io sia testarda, non è sempre un bene purtroppo ma in questo caso, la mia testardaggine mi ha aiutata ad arrivare fino a qui.

Il Lunedì dopo che mi avevano separato di nuovo dalla mia bimba ho chiesto il tiralatte e vedere quei 15 ml di colostro: che pura felicità!

Le giornate in ospedale e quelle a venire non sono state molto rilassanti, avevamo tutta la nostra routine da eseguire:
CAMBIO PANNOLINO
PESATA
ATTACCO AL SENO
PESATA
DIFFERENZA DI LATTE TIRATO
RUTTINO
CAMBIO PANNOLINO
TIRALATTE PER LA POPPATA SUCCESSIVA con lei che mi dormiva sull’altro lato perché faticava a digerire e che non poteva saziarsi solo dal mio seno perché troppo stancante per lei così piccina.

Driiiiiinnnnn la sveglia suonava erano già passate 2 ore e dovevo rincominciare tutto da capo per non fargli perdere neanche 1 grammo.

Il più delle volte non avevo il tempo neanche di chiudere gli occhi 5 minuti altro che “riposati quando lei dorme ” 😅 (tralasciando tutto il discorso 1 figlio se no scrivo un libro non un post)

Io e il tiralatte abbiamo vissuto insieme per più di 2 mesi, 3 mesi di doppia pesata, di numeri scritti sul quaderno, di maglie che puzzavano di latte, di lacrime , di 2 mastiti con 39 di febbre , 2 giri di antibiotico, di mille messaggi con Monica, di ginnastica della tetta, paracapezzoli, creme e cremine per aiutare a guarire il capezzolo che ci ha messo quasi 4 mesi a guarire,di ore e ore senza dormire, di qualche biberon di artificiale per integrare le poppate quando la stanchezza e i dolori non riuscivano a darmi pace.

Volevo una storia di latte più duratura rispetto a quella con il primo bimbo.
Ho pensato molte volte
“Ma chi me lo fa fare?”
“Perché devo piangere dal dolore se con un bibe risolverei il problema? “
” Gabry è cresciuto bene lo stesso anche se allattato per poco”

Ma poi le sue manine , i suoi sguardi, i suoi sorrisi… i nostri momenti unici e indimenticabili mi davano la forza di provarci ancora e ancora e una poppata alla volta siamo qui.

Bea mangia ancora esclusivamente il latte di mamma ❤️ in ogni momento e in ogni luogo e so già che tutto questo mi mancherà come l’aria.

Buon allattamento mamme ❤️



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