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Storia di Martina

Ciao mamme, ciao Monica, è passato un anno un anno da questa nuova vita e un anno della mia 2 bambina.

Martina? il 22 febbraio 2020, è venuta al mondo, però quest’anno abbiamo ricordato che il 1 marzo è nata 2 volte ed ora vi racconto.

Dopo 8 giorni di vita iniziamo a prendere ritmo con le poppate, ma di colpo un sabato mattina dormiva tanto.

Ero preoccupata e faccio una telefonata con mia mamma e le spiego che dorme parecchio, però non piange starà bene,ho pensato! Dopo l’esperienza col primo figlio ci sentiamo più sicure e così passa la giornata con lei molto tranquilla e io chee continuo la routine casalinga.

Alla poppata dell’una di notte lei si sveglia ma non ciuccia e si stacca subito.

Allora mi alzo vado in sala e insisto in più posizioni ma lei è troppo tranquilla quasi dormiente.

Mi provo a tirare il latte, magari uscendo più veloce dal biberon lo beve ma non lo beve.

Inizio a piangere e non so cosa fare, lei non piange è domenica e aspetto almeno la mattina x chiamare il pediatra.

Ahimè mi addormento con lei in braccio, sono umana….

…passano le ore e alle 8 arriva il papà in sala e chiede cosa facciamo li.

Io di scatto mi accordo di che ora si è fatta!!!

Marty non mangia da ieri! Cosa avrà?

Il pediatra risponde dicendomi di portarla all’ospedale dove è nata così con i macchinari ne sapremo di più .

Lasciamo il fratello alla nonna, con una mini valigia partiamo.

Era domenica e c’era poco traffico e alle 9 eravamo al pronto soccorso pediatrico, c’eravamo solo noi. Lei si è attaccata ma vomita alla prima visita.

Non mi dicono molto ma la saturazione non si prendeva e lei era pallidina. Il tempo passa e si fa ora di pranzo e mi portano qualcosa da mamgiare e io mi obbligo a mangiare perchè devo fare latte!!!

Si decide di andare al regina Margherita di Torino. Han dedotto un problema cardiaco. Lei strematae con la canula in vena x i prelievi .

Si va su di corsa in ambulanza ( i 20 min più brutti della mia vita) menomale che era domenica e c’era poco traffico.

Arriviamo. Gli sguardi sono seri, il mio cuore batte a mille e lei è in incubatrice ma respirava!!!!

Si sale sesto piano dove c’è la cardiologia e dove ci aspettavano.

Fanno un ecografia e davanti da una scrivania ci spiegano con un disegnino del cuore su un foglio.

La bimba è da operare, ha una coartazione aortica. Io eil papà ci guardiamo:- e cosa sarebbe?

Ci spiegano che ha l’aorta serrata, dopo la chiusura del dotto di bottallo ma ci rassicurano che fanno spesso questi interventi così e che hanno avvisato la cardiochirurga loro mi spiegherà meglio.

Oddio xche ho aspettato tanto ad andare all’ospedale ! sensi di colpa a palla, paura tanta ma fiduciosa.

Sono le 15, mi tiro il latte, stanzetta, medela ,contenitore, sterilizzatore ,pranzo chiesto e bottiglietta d’acqua.

Non so come facessi a mangiare in quella stanza di ospedale ma mangiavo.

Alle 17 scende in sala operatoria l’han dovuta stabilizzare. Nel frattempo arrivano i nonni che ci guardano increduli.

Aspettiamo…

Entra di turno un altro dottore che ci dice di stare tranquilli perchè spesso fanno queste operazioni ?.

Alle 19 l’intervento è  finito e mi avvertono che potevamo vederla dopo un oretta in TIN e potevamo tornare il giorno dopo.

Era la, dormiva coi tubicini… era pulita aveva il colore di pesca ?.

Mi tiro il latte così glielo danno nella notte.

Non ha mangiato subito perchè era sedata xe per non affaticarla.

Una guerriera! il lunedì aveva già mosso gli arti. Io e il papà stavamo tutti il giorno in macchina e ogni 3 ore tiravo il latte in reparto, e tornavamo a casa la sera.

Abbiamo fatto più km noi col lockdown che nell’anno intero!!

Poi l’hanno svegliata e l’indomani ha potuto venire in stanza con mamma…

È fantastica questa bimba al mercoledì era in stanza con me e si è attaccata al seno praticamente subito.

Con calma poco alla volta senza affaticarla.

Intanto è idratata con la canula ha tutte le vitamine che ha bisogno. Ci dimettono prima che entriamo in lockdown il 7 marzo. La bimba sta bene e fra tra una setimana faremo eco di controllo.

Ci dimettono di già Che bello!

Penso che dopo questa esperienza tanti problemi e pregiudizi mi scivoleranno per sempre addosso … Son stati giorni di paure, ma ho conosciuto cordialità delle infermiere che sono state come delle seconde mamme, nonne e amiche e ho sentito racconti di altre mamme meno fortunate di me che aspettavano la loro bimba da 3 mesi

Una mini città di vita quell’ospedale … che prosegue tutti i giorni.

Ebbene è passato più di un anno Marty mangia le pappe ma solo con la nonna perchè se vede la sua mamma vuole solo la tetta e io sono disperata ma felice ❤.

Grazie anche al fratello he ha preparato il capezzolo x 16mesi e che ora ha 5 anni e l’ha accettata sin da subito.

La sua Amaut. Così l’ha  soprannominata.?

(grazie Monica x questa opportunità di sfogo, che possa servire in questo periodo di disagio e paure ad aiutare le neo mamme,ad avere coraggio e non buttarsi giù che la vita con loro cambia e basta un sorriso sdentato x affrontare in meglio la giornata.?)

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